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Remo Gaspari

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Remo Gaspari


(Gissi, 10 luglio 1921 – Gissi, 19 luglio 2011) è stato un politico e avvocato italiano, dieci volte deputato e sedici Ministro della Repubblica. Esponente della Democrazia Cristiana, è stato membro della corrente Alleanza Popolare (Grande Centro doroteo) presieduta da Arnaldo Forlani, Antonio Gava e Vincenzo Scotti.

Si laurea in giurisprudenza presso l'Università di Bologna, terminati gli studi comincia ad esercitare la professione forense a Gissi iscrivendosi all'albo degli avvocati nel 1946. Eletto deputato fin dalla II legislatura verrà rieletto ininterrottamente fino alla fine della prima Repubblica.

Nel 1960 con la formazione del Governo Tambroni è nominato sottosegretario di Stato al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, carica che riuscirà a mantenere anche nel successivo Governo Fanfani III. Nel 1962 con il Governo Fanfani IV ricopre la carica di sottosegretario all'Industria e Commercio, mentre con il Governo Leone I (1963) è rinominato sottosegretario alle Poste e Telecomunicaziioni, rimanendo il tale ruolo anche nei governi Moro I e II.

Nel 1966 con la formazione del Governo Moro III viene nominato Sottosegretario all'Interno e venendo riconfermato nei governi Leone II e Rumor I. Con la formazione del Governo Rumor II (1969) è promosso ministro dei Trasporti e dell'Aviazione civile, mentre con il Governo Rumor III diviene ministro senza portafoglio per la Riforma della Pubblica Amministrazione, carica che manterrà anche nei successivi governi Colombo e Andreotti I.

Nel Governo Andreotti II ricoprì il ruolo di Ministro della Sanità. Dal 1976 al 1980 ricoprì la carica di vicesegretario della Democrazia Cristiana. Nel 1980 tornò al governo (Cossiga II) come Ministro senza portafoglio per i Rapporti con il Parlamento, nei governi Spadolini I, II e Fanfani V ricoprì la carica di Ministro delle Poste e Telecomunicazioni.

Nei governi Craxi I e II venne nominato ministro senza portafoglio per la Funzione Pubblica. Nel 1987 divenne Ministro della Difesa nel Governo Fanfani VI, nello stesso anno venne nominato Ministro senza portafoglio del Coordinamento della Protezione Civile del Governo Goria in sostituzione di Giuseppe Zamberletti, in seguito alla distribuzione di incarichi bilanciata fra le correnti politiche del nuovo governo, mentre era in corso l'emergenza dell'alluvione della Valtellina, provocando per questo molte critiche.

L'anno seguente ricoprì la carica di ministro senza portafoglio degli Interventi Straordinari nel Mezzogiorno nel Governo De Mita. Concluse la sua carriera ministeriale nei governi Governo Andreotti VI e Governo Andreotti VII, nei quali tornò a ricoprire il ruolo di Ministro della Funzione Pubblica.

Il 12 luglio 2011 il Consiglio Regionale dell'Abruzzo, nel corso di una partecipata cerimonia, lo ha premiato conferendogli la medaglia Aprutium, onorificenza istituita nel corso della settima legislatura, e conferita per "celebrare, e insieme ringraziare, i corregionali che con la loro attività hanno onorato la Terra d’Abruzzo e che, in Italia e nel mondo, si sono distinti nel campo delle professioni, delle arti e delle scienze”. La motivazione con la quale è stata concessa la medaglia è per “aver contribuito in maniera determinante con il suo impegno civile e politico alla crescita sociale ed economica dell’Abruzzo.

È morto il 19 luglio 2011 all'età di 90 anni a causa di un infarto.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia della sua morte, ha formulato un messaggio di cordoglio, nel quale si legge: «Parlamentare di lunga esperienza ed esponente di spicco della Democrazia Cristiana, si dedico' con grande passione e responsabile impegno fin dai primi anni del dopoguerra alla vita politica e al servizio delle istituzioni repubblicane. Per lunghi anni autorevole ministro in differenti compagini governative, egli ha saputo offrire un significativo contributo allo sviluppo civile ed economico dell'Italia, continuando a prestarvi sempre vigile attenzione, e riservando un particolare impegno per il progresso della sua amata terra d'Abruzzo»


fonte wikipedia


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