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Palazzi Carunchio

La Città > Turismo e storia

Palazzi carunchio
Risultano edificati appena fuori della cinta muraria; infatti la salita S. Francesco costituiva l’ingresso principale  alla città da ovest quindi dalle strade di grande traffico. Ambedue sono riferiti storicamente alla famiglia Carunchio di cui si hanno notizie dai primi anni dell’800 in Gissi. I due palazzi presentano caratteristiche tipologiche diverse: il  più antico (riconducibile ai primi decenni dell’800) presenta una forma lunga e stretta con un coronamento ad archetti all’ultimo piano, il secondo, oggetto del presente restauro, è di poco successivo su pianta quadra con cortile interno.  Le tecniche strutturali delle varie componenti del complesso monumentale rispecchiano quelle in uso nel tempo. Le masse murarie in pietra di gesso locale, sono realizzate con la tradizionale tecnica di accosto dei vari elementi; le volte dei locali al  pianterreno e primo piano sono realizzate con conglomerato a base di gesso gettate su tavole sagomate. Le volte al secondo e al terzo piano sono invece in mattoni. Tradizionalmente esse venivano riempite superiormente con materiale arido, laterizio e  scorie calcaree frantumate; l’irrigidimento veniva effettuato dai piani di calpestio superiori. La struttura portante, al di sopra della linea delle volte sostengono la struttura lignea della copertura costituita da capriate ed incavallature e  successiva orditura (grossa e piccola) per il manto di copertura in coppi. Le strutture di fondazione risultano sostanzialmente in pietrame irregolarmente listato con scarso legante di malta (o addirittura senza) con intercalati materiali sciolti e terrosi,  poco profonde; in più zone sono evidenti tratti affioranti della roccia di gesso su cui sono state erette murature portanti.




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